Fondo 1 - CGIL Camera del lavoro territoriale di Pesaro - 1945-2021

"Lavoratori di tutte le categorie!" - 1947 "Verbale n. 3" - 1947 "Uniti nella Cgil per il lavoro e la pace" - [1950] "Sciopero nazionale di 24 ore" "I lavoratori non possono fare altri sacrifici" "Ai lavoratori della provincia sullo sciopero dei ferrovieri" Relazione morale della Segreteria - 1947 Mozione risolutiva - 1947 "Elenco nominativo dei delegati al Congresso CGIL" - 1947 "Dati organizzativi sindacali al 31 maggio 1949" Attività Ufficio vertenze - 1949 "Verbale di riunione" - 1950 "Verbale di riunione della G.E. e del Consiglio dei sindacati" - 1950 "Verbale di riunione del Consiglio prov. dei sindacati e della G.E." - 1950 IV Congresso provinciale della Ccdl di Pesaro e Urbino - [1956] Relazione del Segretario Giacomo Mombello - 1960 Sindacato minatori di Perticara - 1961 Lotta nelle campagne - 1962 Risoluzione Comitato direttivo - 1963 Risoluzione del Comitato esecutivo - 1963 "Sottoscrizione per una più forte Cgil" - 1963 "Rinnovato il contratto integrativo" - 1963 "1° sciopero di 24 ore" - 1963 "Sciopero di 24 ore dei lavoratori edili" - 1964 Rapporto di attività della Camera confederale del lavoro - 1964 "Sciopero generale" "I lavoratori non possono fare altri sacrifici" "26 maggio 1964 Sciopero generale" "I problemi dei lavoratori non possono attendere" - [1964] Relazione di Aldo Bianchi - 1965 Mozione conclusiva - 1965 "Documento conclusivo del C.D. della Ccdl di Pesaro e Urbino" - 1966 Conferenza provinciale di organizzazione - 1966 "Documento approvato dal Comitato esecutivo della Cgil di Pesaro  e Urbino" - 1967 "Un'intera vita di lavoro una pensione umiliante" - [1967] "Furti a catena" - [1967] "Sciopero generale" - [1967] "Appello ai giovani operai" - [1967] "Relazione presentata dal compagno Del Bianco" - 1969 "Occorre respingere la sfida della Confindustria" - 1969 "I sindacati e i lavoratori hanno vinto" - 1969 "Sciopero generale dalle 13 alle 20 per i luttuosi fatti di Battipaglia" - 1969 "Sciopero generale provinciale" - 1969 "Sciopero generale nazionale" - 1969 Palmiro Togliatti - 1964 "Bollettino interno della Cgil di Pesaro e Urbino" - 1967 "Risoluzione del Comitato esecutivo della Cgil" - 1948 "Una grande vittoria" - [1951] "Ordine del giorno" - 1952 "III Congresso unitario provinciale" 1952
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Area dell'identificazione

Segnatura/e o codice/i identificativo/i

IT CGIL-PU CGIL-PU-1

Denominazione o titolo

CGIL Camera del lavoro territoriale di Pesaro - 1945-2021

Data/e

  • 1945-2021 (Creazione)

Livello di descrizione

Fondo

Consistenza e supporto dell'unità di descrizione (quantità, volume, dimensione fisica)

metri lineari 25; buste 183; fascicoli 952; 70 manifesti

Area delle informazioni sul contesto

Denominazione del/dei soggetto/i produttore/i

(1907 giu. 3 - 1915 feb. ; 1919 - 1924; 1945 -)

Storia istituzionale/amministrativa

La Camera del lavoro provinciale di Pesaro e Urbino si costituisce a Pesaro il 3 giugno 1907 con la denominazione di Camera del lavoro (Cdl), il discorso inaugurale è tenuto dall'avvocato Giuseppe Filippini al quale si deve l'intensa attività a favore delle leghe mezzadrili e delle lotte per la riforma dei patti colonici. Il 3 giugno viene approvato lo statuto e formata una Commissione provvisoria con lo scopo di organizzare le categorie non ancora costituite in leghe. A partire dal 1908 si intensifica l'attività organizzativa e si costituiscono le prime leghe: la lega dei marinai, dei contadini e ortolani, la società femminile operaia e la Fratellanza fabbri meccanici che approva il suo statuto e aderisce alla Confederazione generale del lavoro (Cgdl) e alla Federazione italiana operai metallurgici (Fiom). L'attività delle leghe prosegue in parallelo con quella della Camera del lavoro e nel corso dei primi anni viene annunciata più volte la nascita della Camera del lavoro, fino al 1911 quando viene eletto Segretario Giuseppe Ricci. Il 15 marzo 1914 si tiene il I Congresso camerale con la presenza di 24 leghe per 1641 iscritti, un secondo Congresso si tiene nel febbraio 1915, ma il 5 giugno, dopo una fase di divergenze fra il Consiglio generale e il Segretario Ricci, viene comunicata al Ministero dell'interno lo scioglimento della Camera del lavoro.
La rinascita della Camera del lavoro avviene nel 1919 in un clima completamente cambiato, nell'arco di un anno si triplicano gli iscritti dopo le dure lotte contro la disoccupazione e con l'adesione dei lavoratori delle miniere di zolfo, delle fonderie e dei lavoratori del settore terziario. Le lotte più dure sull'intero territorio provinciale riguardano i mezzadri per il rinnovo dei patti colonici e i contadini che rappresentano la componente più significativa della Commissione esecutiva eletta al Congresso camerale del 29 aprile 1920. Dopo il 1924 a seguito delle violenze squadriste e della formazione di sindacati fascisti, che diventano gli unici interlocutori riconosciuti, la Confederazione generale del lavoro si scioglie.
Il secondo dopoguerra vede la rinascita della Camera confederale del lavoro (Ccdl) con tutte le componenti presenti nel Comitato di liberazione nazionale, la Segreteria viene infatti formata dai comunisti Bruno Alciati e Augusto Gabbani, dal democristiano Arnaldo Forlani, dall'azionista Giovanni Giordani e dal socialista Dante Spallacci che era presente anche nella Commissione esecutiva eletta al I Congresso del 1914. Nel 1945, nonostante le difficoltà organizzative interne, è presente un'intensa attività di contrattazione che porta, nel corso dell'anno, alla sottoscrizione di accordi per i metallurgici, i lavoratori dei laterizi, i fornai, tipografi, marinai e naviganti, falegnami, braccianti, lavoratori di alberghi e mense, fabbri, addetti al commercio e facchini.
Il I Congresso unitario della Camera confederale del lavoro (Ccdl) si tiene a Pesaro dal 22 al 24 aprile 1947, preceduto e seguito da contrasti e malcontenti per la scelta di nominare i delegati in base al peso delle diverse componenti, contrasti che porteranno nel 1948 alla rottura fra la componente democristiana e quella socialista e comunista. Il II Congresso del 1949 segue un anno di aspre lotte che vede anche il ricorso agli "scioperi alla rovescia". La Cgil registra un aumento considerevole degli iscritti e fra i dirigenti la componente comunista prevale nettamente. La Camera del lavoro ha in questi anni una struttura organizzativa debole che registra contrasti di ordine politico fra le diverse componenti; la mancanza di coordinamento della Camera del lavoro e delle categorie ha ricadute negative sull'attività del sindacato. Nel 1949 si decide di allargare la segreteria confederale a cinque componenti, fra i quali due dirigenti del mondo contadino per controllare l'eccessiva autonomia della Confederterra. Le uniche due categorie organizzate, con dirigenti stipendiati, sono infatti la Federmezzadri e gli edili. La Federmezzadri contava 17 funzionari e dirigenti stipendiati, con una grande sproporzione con le altre categorie e soprattutto con la Camera del lavoro. Nel 1951 molti dirigenti passano a ricoprire incarichi politici e la Segreteria ritorna a tre componenti con cooptazioni che provocano dissapori e dissidi interni. La Segreteria è formata da un Segretario generale (Giuseppe Angelini e poi Giuseppe Chiappini), un responsabile dell'organizzazione (Elmo Del Bianco) e uno dell'amministrazione (Silvio Gentili). A Nino Gabbani viene affidato l'Ufficio vertenze. Il III Congresso dell'ottobre 1952, che si svolge in un clima di grande tensione sociale con le lotte dei minatori di Perticara, degli operai della Montecatini e le manifestazioni dei mezzadri, è preceduto dal III Congresso della Federmezzadri che si conferma come la categoria più importante, con oltre 29.000 iscritti e 390 leghe di frazione e contrada. Ma il declino della Federmezzadri inizia negli anni immediatamente successivi e il V Congresso del 1957 presenta dati preoccupanti: gli iscritti scendono a 27000 e l'abbandono delle campagne fanno perdere alla Federmezzadri 117 capilega e 200 componenti dei Comitati direttivi di lega. La fine degli anni Cinquanta registra un momento critico per la Cgil, Giacomo Mombello, che era stato eletto Segretario al IV Congresso del 1956, nella relazione presentata al V Congresso del 19-20 marzo 1960, presenta i dati della crisi: il calo degli addetti in agricoltura, la chiusura e la contrazione delle principali attività industriali (le filande, le miniere, la fonderia di Pesaro). La fine degli anni Sessanta è segnata da profondi cambiamenti, il settore del legno vede aumentare gli addetti a scapito dei lavoratori dell'agricoltura crollati in pochi anni così come gli edili e la Camera del lavoro è costretta ad analizzare i motivi politici e organizzativi della crisi. Aldo Bianchi nel 1966 si chiede: il nostro movimento, lo stato organizzativo delle nostre organizzazioni ai diversi livelli, la preparazione del nostro quadro dirigente sono adeguate e quindi all'altezza per affrontare con cognizione di causa tutti questi nuovi problemi nelle fabbriche, nelle campagne e negli uffici?.
Dopo il Sessantotto giovani operai e studenti si avvicinano al sindacato e oltre alle rivendicazioni salariali e alla difesa del posto di lavoro entrano a far parte dei compiti del sindacato anche la pace, il disarmo completo e controllato e lo sviluppo economico e sociale dell'intera umanità.
Con il Convegno di Montesilvano del novembre 1979, viene avviata la ristrutturazione dell'organizzazione della CGIL; nel X congresso nazionale del 1981 vengono mantenuti i livelli territoriali nazionale e regionale, mentre la struttura confederale, che aveva competenze sul territorio provinciale, viene sostituita dalla struttura territoriale con un ambito di azione comprensoriale. Il Congresso della Camera del lavoro, tenuto a Urbino il 29, 30 giugno e 1 luglio 1981, è quindi il I Congresso della Camera del lavoro territoriale di Pesaro. La provincia viene divisa in due comprensori: Pesaro e Fano, Pesaro a sua volta è suddiviso in due zone (Pesaro, Urbino) e comprende altre 4 Cdl (Gabicce, Novafeltria, Macerata Feltria, Urbania). L'intero comprensorio di Pesaro comprende 40 comuni, 3 Comunità montane (Alto e medio Metauro, Montefeltro, Alta Val Marecchia), oltre 15.676 iscritti attivi e 10.232 pensionati e presenta nella zona di Pesaro un'accentuata industrializzazione in particolare legno, metalmeccanica, edilizia; nella zona di Urbino invece è molto diffuso il lavoro nero e a domicilio per via delle industrie piccole e artigianali.

Storia archivistica

Modalità di acquisizione o versamento

Area delle informazioni relative al contenuto e alla struttura

Ambito e contenuto

Il Fondo della Camera del lavoro di Pesaro e Urbino si articola in 5 serie:
Organi direttivi (1946 - 1996)
I 98 fascicoli della serie sono prodotti dai massimi organi deliberanti della Cgil: Congresso e Comitato direttivo. Il Congresso è il massimo organo deliberante convocato di norma ogni quattro anni, definisce gli orientamenti generali della Cgil che devono essere seguiti da tutte le organizzazioni confederate, elegge il Comitato direttivo il quale diventa il massimo organo deliberante della Cgil tra un Congresso e l'altro. I materiali congressuali più rilevanti presenti sono i verbali, le relazioni del segretario, le mozioni conclusive, gli elenchi dei componenti del Comitato direttivo e dei delegati, della Commissione verifica poteri, della Commissione dei sindaci revisori e della Commissione elettorale. Va detto che solo in tempi recenti il contenuto del fascicolo congressuale si è standardizzato, mentre per gli anni in oggetto riscontriamo molta eterogeneità. Infatti solo in alcuni fascicoli sono presenti anche le schede di voto, la corrispondenza (fra cui le comunicazioni relative alla convocazione), i verbali delle assemblee precongressuali e il regolamento del nazionale per lo svolgimento del Congresso.

I Congressi di Pesaro sono documentati dal 1947 al 1996, ad eccezione del II Congresso del 1949 di cui non vi sono documenti e del III del 1952 di cui si hanno lacunose e sporadiche tracce. La numerazione dei fascicoli rispetta quella originaria che attribuisce al Congresso del 1981 una nuova numerazione invece di proseguire la precedente fermatasi al IX Congresso del 1977. Di seguito ai Congressi provinciali, quando presenti, sono descritti quelli di base, di categoria, regionali e nazionali anche se il materiale è molto limitato.

Il Comitato direttivo è secondo lo Statuto, organo di direzione normale; eletto dal Congresso si riunisce ogni trimestre convocato dalla Segreteria generale o, in via straordinaria, dal Congresso. Elegge il Comitato esecutivo, la Segreteria e il Segretario generale. Risponde della sua attività al Congresso. La documentazione del Direttivo di Pesaro e Urbino è spesso conservata assieme a quella del Comitato Esecutivo, organo eletto dal Direttivo, con il compito di coadiuvare la Segreteria nell'applicazione delle decisioni. Questa commistione nelle carte potrebbe derivare dal fatto che nel corso degli anni le funzioni di CD e CE si sono spesso sovrapposte: dal 1960 al 1965 l'Esecutivo nazionale assume le funzioni del Direttivo, per poi sparire dal 1965 al 1981 quando ricompare nel nuovo Statuto. Si può affermare con certezza che di entrambi gli organi si conservano risoluzioni e documenti conclusivi, interventi del Segretario, schede riepilogative di voto e, seppur con lacune, verbali.

Segreteria (1945-1996)

Le carte sono conservate e prodotte dalla Segreteria: l'organo collegiale eletto dal Comitato direttivo al quale deve rendere conto dell' operato. La Segreteria che da Statuto ha funzioni sia esecutive che dirigenziali, si compone di un Segretario generale (rappresentante legale), un Segretario generale aggiunto (con funzioni di vicesegretario) e un numero variabile di segretari a cui viene affidato un incarico operativo. All'interno della Segreteria c'è una divisione di compiti secondo le competenze proprie della Camera del lavoro: la responsabilità giuridica di fronte a terzi, la direzione politica continuativa, la rappresentanza istituzionale, l'organizzazione dell'attività, l'attività sindacale vera e propria (contrattazione, confronto con enti locali), le questioni sociali. Le 820 unità archivistiche conservate dalla Segreteria rappresentano nel loro complesso le funzioni e l'attività di direzione e coordinamento dell'organizzazione sindacale.

Gli atti prodotti dalla Segreteria di Pesaro sono ordini del giorno, relazioni, comunicati stampa, sono rari i verbali delle riunioni, individuate e in parte datate grazie agli appunti dei membri della segreteria, circostanza che ci induce a supporre che la verbalizzazione non fosse una prassi consolidata.

La direzione quotidiana delle attività confederali e le relazioni sono testimoniate dal carteggio con le strutture sovraordinate come la Cgil regionale e nazionale, sottordinate come le Cdl di zona e ancora con le varie Categorie sindacali, con enti, istituzioni.

L'attività di programmazione è svolta dalla "Conferenza di organizzazione" della quale si conservano solo alcune relazioni relative alle conferenze provinciali del 1966 e al 1993.

Sono presenti anche alcuni fascicoli personali dei segretari che riguardano in prevalenza rapporti con il partito politico di appartenenza;

Molto consistente è la sottoserie dei Convegni e seminari a cui partecipano i segretari, organizzati dalla Cgil di Pesaro o anche da altre organizzazioni. A parte sono conservati i materiali dei seminari di formazione sindacale in prevalenza tenuti ad Ariccia.

Sono descritti nella sottoserie "Federazione unitaria Cgil, Cisl, Uil" i documenti comunicati, corrispondenza e circolari provinciali, regionali e nazionali frutto dell'attività politica e sindacale unitaria conservati dalla Segreteria della Cgil di Pesaro. L'attività unitaria, seppur conclusa ufficialmente nel 1984, è documentata dal 1973 fino al 1994.

Alcune carte contenute in origine in fascicoli miscellanei sono state raggruppate in base al contenuto per macro aree tematiche che di fatto sono le deleghe dei membri della segreteria; si tratta di corrispondenza dal nazionale, documentazione d'approfondimento, testi di legge che i Segretari hanno conservato su un determinato settore d'interesse e andrebbero considerati come degli embrionali Uffici o Dipartimenti. Sono presenti documenti sul Coordinamento femminile (1981-1992), Economia e settori produttivi (1986-1995), Formazione professionale (1981-1994), Informatizzazione e innovazione tecnologica (1984-1988), Mercato del lavoro (1977-1995), Politiche sociali, previdenziali e assistenziali (1982-1995), Prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro (1986-1995), Questioni internazionali (1983-1993), Scuola e cultura (1978-1995), Stampa ed editoria (1982-1994), Tempo di non lavoro (1979-1995), Territorio e ambiente (1978-1995). La documentazione miscellanea che non rientrava fra queste si è conservata in "Miscellanea Segreteria" in ordine cronologico e i ritagli di giornale su vari argomenti in "Rassegna stampa" .

Il nucleo documentario che fa riferimento all'attività sindacale vera e propria è costituito dagli accordi, la contrattazione e gli scioperi contenuti nella sottoserie "Azione sindacale" con documenti dal 1955 al 1994 che va integrata con la documentazione presente nella serie "Ufficio vertenze".

Una sottoserie è riservata anche alla documentazione d'archivio e biblioteca dal 1987 al 1994 fra cui si conserva l'inventario cartaceo delle carte 1945-1975 redatto da Anna Della Fornace.

Organizzazione (1954-1997)

Con 62 fascicoli conservati dai Segretari organizzativi nell'espletamento della loro attività di pianificazione, progettazione e organizzazione sindacale, in particolare del tesseramento, canalizzazione, analisi dell'andamento dei servizi, la pianificazione e progettazione delle attività, le modifiche del Regolamento Cgil. Mancano invece i documenti relativi all'organizzazione di scioperi, manifestazioni, celebrazioni del I maggio, 8 marzo e 25 aprile conservati in Segreteria, sottoserie "Azione sindacale" perché riguardanti azioni politiche piuttosto che questioni logistico-organizzative.

Amministrazione e bilanci (1955-1994)

Le 34 unità archivistiche relative principalmente ai bilanci testimoniano solo in minima parte l'attività dell'Ufficio amministrazione, una consistente parte è ancora conservata presso l'ufficio e non inclusa nel riordino perché non ha esaurito ancora la funzione di supporto all'attività corrente.

Uffico vertenze (1945-1975)

Comprende il materiale documentario risultato dell'attività di negoziazione, contrattazione e rivendicazione svolta dalla Camera del lavoro sino al 1975, prima che acquisisse autonomia l'Ufficio contratti e vertenze.

Procedure, tempi e criteri di valutazione e scarto

Incrementi previsti

Criteri di ordinamento

Area delle informazioni relative alle condizioni di accesso ed utilizzazione

Condizioni che regolano l’accesso

Condizioni che regolano la riproduzione

Lingua della documentazione

Scrittura della documentazione

Note sulla lingua e sulla scrittura della documentazione

Caratteristiche materiali e requisiti tecnici

Strumenti di ricerca

Area delle informazioni relative a documentazione collegata

Esistenza e localizzazione degli originali

Esistenza e localizzazione di copie

Unità di descrizione collegate

Nota bibliografica

Uomini e donne nella Cgil: 50 anni della camera del lavoro di Pesaro, Ancona: Cgil Pesaro, 1996.
Dizionario biografico del movimento sindacale nelle Marche, 1900-1970, a cura di Massimo Papini e R. Giulianelli, Roma: Ediesse, 2006.
Il lavoro nelle Marche: aspetti e testimonianze nel Novecento, a cura di Luca Gorgolini, Bologna: Bononia University Press, 2006.
Cgil provinciale di Pesaro e Urbino; Iscop, Lavoro diritti memoria. La Camera del lavoro della provincia di Pesaro e Urbino dalle origini ai primi anni '70, Pesaro: Metauro edizioni, 2007.

Area delle note

Nota

La denominazione CGIL Camera del lavoro territoriale di Pesaro è stata adottata con la registrazione dell'atto costitutivo del 15 dicembre 1998.

Segnatura

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Scrittura/e

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