Il presente inventario è il risultato finale dell'intervento di riordino condotto sull'Archivio Giuseppe Mari, realizzato nel periodo febbraio 2015-maggio 2015, grazie ad un cofinanziamento di Regione Marche.
L'inventario, realizzato da Luigi De Palo per conto dell'Istituto di Storia Contemporanea della Provincia di Pesaro-Urbino (ISCOP), con il coordinamento di Matteo Sisti, è stato compiuto con l'ausilio del software xDams, distribuito dalla società Regesta e da Regione Marche, nel rispetto degli standard internazionali di descrizione archivistica ISAD (G) e ISAAR (CPF).
Il livello di descrizione archivistica adottato corrisponde al fascicolo, indicato come l'unità archivistica.
I livelli individuati sono pertanto: fondo, serie e unità archivistica (fascicolo). Per ciascuno di essi si forniscono informazioni relative a titolo, estremi cronologici e contenuto.
Relativamente agli estremi cronologici, si precisa che sono stati indicati con l'anno solare o gli anni solari iniziale e finale dei documenti contenuti nei diversi livelli (nel caso di date attribuite, l'anno o gli anni sono stati riportati tra parentesi quadre).
Nel caso dell'unità archivistica è fornita la segnatura, che rispecchia l'ordinamento fisico delle unità all'interno dell'Archivio ovvero delle diverse serie in cui è strutturato.
La segnatura esprime la posizione fisica del fascicolo ed è stata indicata con il numero dell'unità di condizionamento (busta) in cui il fascicolo è conservato seguito dal numero d'ordine dell'unita archivistica all'interno del contenitore: ad esempio b. 1, fasc. 1, indica il 1° fascicolo della busta numerata con il numero 1.
In seguito ad un'analisi della documentazione conservata si è ritenuto opportuno, in sede di riordinamento, rispettare l'integrità delle unità di conservazione organizzate dal soggetto produttore limitandosi ad ordinare cronologicamente le unità archivistiche in esse contenute (i fascicoli contenenti docc. s.d. sono stati collocati di seguito a quelli per i quali è stato possibile valorizzare gli estremi cronologici). Diversamente, nel caso di unità di conservazione (buste) create nell'ambito di successivi (e parziali) interventi di riordino, si è ritenuto invece opportuno riordinare fisicamente le unità archivistiche secondo la posizione logica occupata all'interno delle serie.
L'ordinamento fisico che ne è conseguito, quindi, rispecchia quanto sopra specificato: le prime 3 unità di conservazione (buste) sono state organizzate da Giuseppe Mari, mentre quelle seguenti (nn. 4-12) sono state organizzate durante il riordino rispettando l'ordine logico (cronologico) delle unità archivistiche nell'ambito delle relative serie di appartenenza (anche in questo caso, le unità archivistiche contenenti docc. s.d. sono state collocate di seguito alle unità per le quali è stato possibile valorizzare gli estremi cronologici).
Nel caso delle prime tre buste (organizzate dal soggetto produttore), la numerazione delle unità, per ogni unità di conservazione, riparte sempre da 1; nella caso delle buste 4-12 la numerazione è invece progressiva all'interno delle relative serie di appartenenza.
Poiché all'inizio dell'attività di riordinamento non è stato riscontrato alcun ordine, si è ritenuto opportuno organizzare la documentazione nelle seguenti tre serie:
• Carteggio.
• Fotografie.
• Periodici e materiale a stampa.
Le serie sono state individuate aggregando le unità archivistiche sulla base della tipologia dei documenti in esse contenuti. L'ordine, invece, è stato definito sulla base della rilevanza delle carte nell'ambito dell'attività del soggetto produttore; la serie Materiali a stampa è stata prevista per ultima in quanto contenente materiali per lo più semiarchivistici.
Relativamente ai fascicoli e alle unità archivistiche, inoltre, sono opportune ulteriori precisazioni:
• il titolo, se originale, è stato riportato tra virgolette (" "); se ritenuto non sufficientemente chiaro è stato integrato e le integrazioni sono state poste tra parentesi quadre(I).
• Il titolo, se attribuito durante i primi parziali interventi di riordino compiuti sul fondo è stato riportato fedelmente ma senza l'aggiunta di alcun segno grafico (anche in questo caso, se il titolo è stato ritenuto non sufficientemente chiaro è stato integrato e le integrazioni sono state poste tra parentesi quadre)(II).
• Il titolo, se assegnato durante il riordino, è stato riportato tra parentesi quadre(III).
Si è fatto ricorso alle "Note", infine, nei casi in cui si è ritenuto necessario fornire indicazioni che non potevano trovare posto negli altri campi.
Nel corso del 2016, l’ISCOP, grazie ad un ulteriore cofinanziamento di Regione Marche, ha promosso un nuovo intervento finalizzato alla parziale digitalizzazione dell’Archivio Mari e alla pubblicazione dell’inventario redatto da Luigi De Palo e delle unità documentarie digitalizzate. L’intervento, coordinato da Matteo Sisti, è consistito nelle seguenti attività:
• selezione delle unità documentarie oggetto della digitalizzazione: sono state selezionate le unità documentarie il cui stato di conservazione è risultato particolarmente critico, al fine di garantire la conservazione e la tutela dei documenti originali analogici che potranno essere esclusi dalla consultazione; sono state selezionate le unità documentarie giudicate più interessanti con riferimento al loro valore storico: relazioni di partigiani, carte della GNR-111a Legione di Pesaro, carte della Brigata Garibaldi Bruno Lugli, corrispondenza di Giuseppe Mari che si è ritenuta più significativa con riferimento alla sua attività di partigiano, storico e, più in generale, di scrittore, documenti sottoscritti da personaggi rilevanti quali ad esempio Carlo Paladini, Giorgio De Sabbata, Giangiacomo Feltrinelli, Giancarlo Pajetta e Paolo Volponi; sono state escluse dalla selezione le fotocopie.
• Digitalizzazione delle unità documentarie selezionate (attività svolta da Record Data Srl).
• Pubblicazione dell’inventario e delle unità documentarie digitalizzate nella piattaforma web Memorie di Marca (http://memoriedimarca.it) e descrizione, da parte di Matteo Sisti, delle predette unità in conformità con quanto disposto dallo standard internazionale di descrizione archivistica ISAD(G) per il tramite del software di descrizione archivistica AtoM. Le unità documentarie sono state ordinate cronologicamente all'interno delle relative unità archivistiche di appartenenza.
• Descrizione dell’istituto conservatore ISCOP in conformità con quanto disposto dallo standard internazionale di descrizione ISDIAH.
• Indicizzazione dei nomi e dei luoghi: creazione di punti di accesso alle descrizioni archivistiche attraverso la redazione di record d'autorità relativi a persone, enti e famiglie e la valorizzazione della tassonomia Luoghi.
Nell'ambito dell’attività di descrizione delle unità documentarie sono stati rispettati i criteri redazionali già seguiti da De Palo durante la redazione dell’inventario (con la differenza che, nel caso delle unità documentarie, si è provveduto a valorizzare le relative date specificando, nei casi in cui è stato possibile, giorno, mese e anno; inoltre è stata anche fornita, laddove possibile, la data topica, utilizzando le parentesi quadre nei casi in cui questa è stata attribuita); infine, con riferimento all'attività di migrazione nella piattaforma Memorie di Marca dell’inventario prodotto con xDAMS, nel caso delle unità archivistiche i valori dell’elemento di descrizione “Segnatura attuale” (elemento non previsto dal software di descrizione AtoM) sono stati riportati all'interno dell’elemento di descrizione Segnatura/e o codice/i identificativo/i (ISAD, 3.1.1)(IV). Nel caso della descrizione delle unità documentarie, infine, all'interno dell’elemento di descrizione Segnatura/e o codice/i identificativo/i, oltre che la segnatura dell’unità archivistica, è stato riportato il numero progressivo dell’unità documentaria digitalizzata all’interno del fascicolo(V).
NOTE
(I) Vedi ad esempio Archivio Mari Giuseppe, serie Carteggio, fasc. "[GNR-111a Legione.] Ufficio Maggiorità. Carte segrete" (b. 1, fasc. 2).
(II) Vedi ad esempio Archivio Mari Giuseppe, serie Carteggio, fasc. Documenti [Brigata Garibaldi] Bruno Lugli (b. 7, fasc. 14).
(III) Vedi ad esempio Archivio Mari Giuseppe, serie Carteggio, fasc. [Celebrazioni del ventennale della Resistenza e correzioni al libro Guerriglia sull'Appennino] (b. 5, fasc. 4).
(IV) Con riferimento all'unità archivistica citata alla nota I, si riporta il valore assegnato all'elemento Segnatura/e o codice/i identificativo/i: IT ISCOP MG-1-2-b.1-fasc.2.
(V) Con riferimento all'unità archivistica citata alla nota I, si riporta il valore assegnato all'elemento Segnatura/e o codice/i identificativo/i durante la descrizione della terza unità documentaria digitalizzata all'interno dell’unità archivistica: IT ISCOP MG-1-2-b.1-fasc.2-3.
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